Un altro, grazie.

...o anche, "China is our new west!", detto con un sacco di entusiasmo.

27 febbraio 2006

All You Need Is Love












Da dove comincio.
Il concerto, sabato, è stato SPETTACOLARE (e se uso le maiuscole io...), e peggio per chi non è venuto. I Sons sono stati carichi dal primo secondo all'ultimo, spacconissimi, sono stati ritrascinati sul palco tre volte a furor di popolo, piovevano birra, persone e flash, nessuno è stato fermo un momento, fosse stato per me li avrei fatti continuare tutta notte.
Dopo il concerto l'Alma è ripartita a metter su dischi e nel giro di venti minuti, con una playlist grandiosa e me, Sara, i Sons, (Mojo)Davide e molti bicchieri in veste di trascinatori di folle (per quanto folla possa esser chiamata la gente che riempie il Taun) abbiamo aperto le danze e per tre ore senza sosta abbiamo trottato e saltellato di qua e di là tipo mosche ubriache.

Il concerto è stato spettacolare anche ieri sera.

Parentesi commossa: non ero mai stata a Bergamo alta, è un posto incredibile.

Insomma, dopo aver rifocillato svedesi e bergamaschi con pasta, polenta, salame e amenità varie (riportando la dignità del pizza everyday tour a livelli nutrizionalmente più consigliati) e affrontato agguerritissime sfide alla playstation (in cui sono riuscita a sgominare tutti grazie alla possenza della migliore arma mai inventata in un videogioco: il calamaro gigante) abbiamo assistito a un bis acustico del concerto, in cui ho deciso che avrò figli svedesi alti due metri che farò girare in cheap mondays a due anni. Questo è quanto. Datemi un aereo.
Cheers.

25 febbraio 2006

Stasera tutti a Fidenza, eh, m'arcmand!

23 febbraio 2006

No one said Yeah.



Clap Your Hands Say Yeah (+ Dr. Dog), Transilvania.

I Dr. Dog, oltre ad essere entrati di filato nella top ten dei gruppi dal nome più inadeguato di sempre, sono anche la band più malvestita e peggio assortita che la storia ricordi, con mustacchi asburgici, occhiali alla blues brothers con le astine color corallo atomico e cappellini da rapinatore distribuiti qua e là, più dimessi di un tranviere in pensione, molto saltellanti, quasi contenti, a volte simpatici. Non hanno suonato niente di nuovo.

CYHSY scazzati, scontrosi e scortesi, carini solo dopo il concerto ma solo perchè ubriachi. Ne' un hello, un grazie, un "Ciao Napoli!", un bi o un ba, sono usciti di scena senza suonare le ultime due canzoni in scaletta perchè, parole loro, "nessuno ballava, nessuno batteva le mani". Non avremo detto abbastanza yeah, opino io. Il biondino trova il suo momento di gloria in "Say And Dance" ("This is Say and Dance... a song about saying... and dancing". Grazie.) dove finalmente oltre al tamburello gli fanno suonare anche un doremì alla tastiera.
Per il resto non hanno suonato male, io un po' ho anche saltellato. Anche se in mezzo al tutto ci hanno infilato due pezzoni quasi strumentali che mi han fatto salire un po' di male di vivere.
Lui è davvero stonato. Ma no, non è stonato, fa apposta. Sì, è stonato. Spero che almeno conosca i club migliori di NY.

22 febbraio 2006

No Lack Of Color


Hier soir, Death Cab For Cutie al Rainbow.
Confermate le aspettative di massiccia partecipazione di giovani miopi e maglie a righe, avvistata addirittura una mirabolante t-shirt rosa stampata con "I Seth Coen", inspiegabilmente disattesi invece i pronostici di lacrime e strilli, sostituiti da una commossa partecipazione e un sentito raccoglimento della (quasi -e quasi sempre-) totalità del pubblico.
Per quanto riguarda il concerto vero e proprio, argomento ovviamente secondario nel contesto di profonda ricerca antropologica che l'evento rappresentava, unica nota di rammarico è stata la -seppur prevista- tendenza ad suonare poche anticaglie a noi care. In ogni caso, Death Cab magistrali, lanciati, convinti, ben educati (lo so io perchè), eccetera eccetera. Ma dall'ala destra, alla fine, non si sentiva una ceppa.
Poco godibile John Vanderslice che ha suonato prima, ormai identificato come lo zio triste di Graham Coxon.

Mi sono anche innamorata. Però solo due volte, stasera.
Insomma, è stato bellissimo. Per la gente che ho incontrato, per quel che ho sentito, per quel che ho visto, per la verdissima maglietta che mi sono comprata, per la chiacchierata fatta dopo il concerto sotto la pioggia, per tutto.

Ci vediamo stasera ai Clap Your Hands Say Yeah!
Cheers.

17 febbraio 2006

E il 25 Febbraio

QUI DOVETE VENIRE. TUTTI.
Uno, perchè suonano i Sons Of Cyrus, che sono bravi, belli, svedesi, simpatici e mastelli; e due, perchè dopo il concerto l'Alma (e io di fianco a lei a romperle le balle e a darle consulenza) metterà su i dischi. E anche lei è brava, bella, di Monza, simpatica e mastella. Gnocca, financo (veh).
Ah, tre: perchè il suo amico Franz mi ha pregato di radunare tutte le fanciulle del Ducato e portargliele lì; e poverino, non si riesce a dirgli di no (e vorrei anche vedere). E per noi il contrario, naturalmente, per l'occasione metterò da parte le mie infondate riserve sui giovani piacentini.
Accorrete copiosi!

16 febbraio 2006

E domani sera

Forty Winks (+ Alkaline Trio) al Transilvania Live.
Voleranno lingue, come disse qualcuno.


Commento poscritto: non è volato proprio niente. Pieno murato, erano tutti sotto i dieci anni, tutti a righe, tutti stranamente miopi. E a metà Alkaline non ho più sentito la necessità di rimanere.

E stasera

Mojomatics (+ Lords Of Altamont) al Transilvania Live.
Si prevedono più All Stars che persone.

15 febbraio 2006

Ieri sera

(foto Alma)

Test Icicles al Rocket.
Arduo incrociare qualcuno che non fosse orgoglioso proprietario di almeno mezzo metro di frangia.

09 febbraio 2006

Ride hard, ride free, rock on, fuck the models and forget'em.

Come mi scrisse qualcuno un dì di maggio.

06 febbraio 2006

Ad esempio.












Le restanti 182 sono sul secchio, a disposizione del gentile pubblico.

Cose che non volevamo vedere

La Folliero, sul quattro, che conduce Miss Padania con una fetta di mortadella in mano.

05 febbraio 2006

Debauchery, Vancouver, Karin tutti in un colpo, sabato 4 febbraio



Bene, bravi, bis!
Evviva i Debauchery!
Evviva i Vancouver!
Evviva i Karin!
Vi voglio bene!

Anche se senza Alain non era la stessa cosa...

E un saluto particolare a tutti gli anonimi che tentando di rimanere anonimi non sono riusciti a rimanere anonimi!

Bello sì, comunque.
Mi ha fatto piacere vedere tutte le persone che c'erano, strano ma vero.

Evviva!

Mi dicono dalla regia che non possiamo accettare più di un idiota alla settimana, mi dispiace. Provi a richiamare la prossima volta!

01 febbraio 2006

Dio, grazie.

Ho appena visto il video di una cover di Je t'aime moi non plus fatta da Scialpi. Non so se mi riprenderò mai.