No Lack Of Color
Hier soir, Death Cab For Cutie al Rainbow.
Confermate le aspettative di massiccia partecipazione di giovani miopi e maglie a righe, avvistata addirittura una mirabolante t-shirt rosa stampata con "I Seth Coen", inspiegabilmente disattesi invece i pronostici di lacrime e strilli, sostituiti da una commossa partecipazione e un sentito raccoglimento della (quasi -e quasi sempre-) totalità del pubblico.
Per quanto riguarda il concerto vero e proprio, argomento ovviamente secondario nel contesto di profonda ricerca antropologica che l'evento rappresentava, unica nota di rammarico è stata la -seppur prevista- tendenza ad suonare poche anticaglie a noi care. In ogni caso, Death Cab magistrali, lanciati, convinti, ben educati (lo so io perchè), eccetera eccetera. Ma dall'ala destra, alla fine, non si sentiva una ceppa.
Poco godibile John Vanderslice che ha suonato prima, ormai identificato come lo zio triste di Graham Coxon.
Mi sono anche innamorata. Però solo due volte, stasera.
Insomma, è stato bellissimo. Per la gente che ho incontrato, per quel che ho sentito, per quel che ho visto, per la verdissima maglietta che mi sono comprata, per la chiacchierata fatta dopo il concerto sotto la pioggia, per tutto.
Ci vediamo stasera ai Clap Your Hands Say Yeah!
Cheers.
2 Comments:
8 e 3...indovina per chi il 3?
era il cantante dei canadians, quello con la maglia rosa.
salooti
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