Un altro, grazie.

...o anche, "China is our new west!", detto con un sacco di entusiasmo.

19 giugno 2005

Sì, sono sopravvissuta.

Enorme.
Prendete un Mazda Palace (se si chiama ancora così, insomma quello) e moltiplicatelo per sei: quello che otterrete sarà la dimensione dell'hangar in cui si svolgevano i concerti e i dj set principali. Come mettere l'Heineken Jammin Festival al chiuso, per dire. Oltre a quello, una seconda sala gigantesca e una zona all'aperto di non so quanti ettometri di lunghezza per una cinquantina di larghezza in cui, tutto in contemporanea, si svolgevano le altre esibizioni.

[La scheda SD della mia macchina fotografica, alle sei e mezza mentre uscivamo, ha deciso che era stanca (di vivere, probabilmente) percui tutto l'accurato reportage che ho fatto è andato, temo, perduto. In realtà la situazione è abbastanza paranormale perchè la scheda, a parole, risulta piena, ma al tentativo di vedere le foto risponde no, svegliona, non contengo dati. Possono morire di usura queste schede? Esperti, a me.]

Tornando alla telecronaca: favoloso. Anzi, per i più fidati, teraunz. Arriviamo verso le due trasportati in loco da un profumatissimo pulmino che conteneva un campionario di umanità varie in buona parte dedite al consumo o allo spaccio di sostanze stupefacenti perchè, insomma, quella che stavamo per affrontare sarebbe stata una notte lunga e faticosa per il corpo e per lo spirito di tutti noi, e bisognava premurarsi. Io? No, io no.
Tentando di evitare l'ammasso di punkabbestia all'ingresso con mosse degne delle migliori puntate dei Power Rangers, entriamo in questo ex aeroporto (a quanto pare) sterminato, dirigendoci con prontezza verso la sala grande per gli LCD, di cui naturalmente riusciamo a vedere solo la fine del concerto, data la nostra proverbiale celerità nell'agire. Il cantante è un grosso pacioccone, la tastierista una giapponese nana. Il batterista e il percussionista sono super lanciati. Piaciuti un sacco, bravi.
Due le cose più gnocche della serata: la prima era un enorme laser verde come quello di Gardaland nella giostra dei faraoni (che meraviglia) in alto sul palco con cui durante i concerti facevano dei bei numeri. La seconda un autoscontro pieno di neon all'ingresso della sala. Non ho provato, ma andare sulle macchinine sui bassi di Miss Kittin avrebbe potuto essere un'esperienza da raccontare ai nipotini.
Appunto, Miss Kittin, salita dopo gli LCD. L'ultima volta al Razz mi era piaciuta meno: questa volta invece mi ha fatto (a me e a altri forse sette o otto miliardi di persone lì di fianco) saltellare gioiosa per due ore, forse perchè questa volta era un dj set e non live, dicevo, nonostante portasse una maglietta piuttosto bruttina. Ma è francese, non si può pretendere troppo.
Alle 4.15, dopo di lei, nell'altra sala iniziava M.I.A.. Una stilosa. Gran gnocca, tra l'altro. Vestita con un affare a strisce verdi e argentate ha urlato e sculettato insieme a una sua amica in hot pants giallini di dubbio gusto accompagnata dal dj. Sì, mi è piaciuta. Tamarrissima alle volte, certo, però bella tribalona e pompata, coinvolgente da bo'. L'ho vista da seduta su una panca di quelle a scale: da segnalare i ripetuti episodi in cui la gente si metteva tra le panche e il muro e tirava di coca in mezzo ai miei piedi.
Finita M.I.A., rotoliamo allegri verso la zona a cielo aperto dove inizia Richie Hawtin: inizia ad albeggiare. Bravo eh, bello pesante, ma niente voce e un po' ripetitivo, buono per chiudere la notte e prepararsi a tornare a casa.
Riattraversiamo la sala grande dove sta suonando la nasuta Ellen Allien e usciamo che è pieno giorno; strisciamo verso il pulmino schivando quelli che insistevano perchè ci prendessimo un cuba libre così, per salutare Apollo che ci passava in testa col carro del sole. Bello, tra l'altro: non avevo mai visto, oltre ai banchetti dei panini con la porchetta, i banchetti artigianalissimi con dodicimila bottiglie di alcoolici pronti ad essere mischiati per te, live.
Ah! Ora mi viene in mente una terza cosa gnocca: gli omini della birra. Ebbene, questi ragazzetti giravano nelle varie sale con una botte (chiamiamola così) di birra a mo' di zaino con bandierina luminescente per essere individuati anche in mezzo a una mandria di impasticcati in trance, corredata da un lungo cilindro portabicchieri e, udite udite, cintura-tubo da cui spillavano. Alcuni giravano sui pattini. Commoventi. Peccato non ne girassero con il Martini, dico io: basta con la supremazia della birra! Blè.
Una cosa non capisco, però. Il motivo per cui i bagarini all'ingresso vendevano i biglietti a MENO del prezzo originale. Averlo saputo, eh.
Insomma, bus-Colombo, Colombo-Parallel, Parallel-casa. Sono svenuta sul letto alle ore 7.14.
E alle ore 13.26 di oggi ero sveglia. Sto diventanto un androide, probabilmente. O forse è lo spauracchio di Proyecto Web che mi fa compiere atti eroici prima impensabili.
Ma la mia scheda SD! Bastarda. Avevo anche un sacco di filmini. Se li recupero ve li faccio vedere. Ciao mamma!

8 Comments:

Anonymous Anonimo said...

bella per il reportage.
per i Sigur Ros a villa arconati sarò con mio fratello e il cente (quello che scrive ogni tanto gli articoli per il covo) nel settore Q (di meglio non c'era)

6/20/2005 05:13:00 PM  
Blogger morphia_s_waltz said...

Ottimo, ci vedremo là allora. Prima del 26 ti passo il mio cellulare, così ci troviamo.

Magari sarò a milano anche per la festa dello ied, chissà dove la fanno, vi dirò, l'anno scorso è stata carina.

6/21/2005 12:43:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Dai nonti lamentare, se vuoi ho sempre le foto e i video di Lenny Kravitz a Firenze, techetipiacetanto...ghgh

6/21/2005 12:42:00 PM  
Blogger morphia_s_waltz said...

E che me ne faccio dei video di Lenny Kravitz?

6/21/2005 02:20:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

Hokkein non siamo mica tutte come Singer...che ci emozioniamo a vedere il nano ricciuto ^__^

6/21/2005 02:25:00 PM  
Blogger morphia_s_waltz said...

Aggiungerei un vivaddio

6/21/2005 02:28:00 PM  
Anonymous Anonimo said...

waza.
Interessante, anche se non tollero che si metta in discussione la supremazia della birra quindi ti piallo dal forhum del covo seduta stante e dico a pantaleone di metterti le puntine sulla sedia quando torni allo Slainte Pub.
Oh.

6/21/2005 04:44:00 PM  
Blogger morphia_s_waltz said...

Giura, non mi piallerai mica davvero! Non è giusto sai, trinco a volontà quasi tutti i tipi di alcoolici e superalcoolici ma della birra non riesco neanche a sentire l'odore! Mi disgusta... sono un'outsider dell'etilismo! Ma ne vado fiera eh.
E poi le puntine no, dai.

6/21/2005 06:21:00 PM  

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